L’enoturismo e l’enogastronomia come leva dello sviluppo del territorio. Buone pratiche, progetti e formazione
Silvia Badriotto, socia lab121, si occupa di Nuovi Turismi, un progetto di sviluppo, consulenza commerciale e promozione turistica e alberghiera. Nuovi turismi sensibilizza sui temi dello sviluppo turistico orientato al destination marketing, al Web 2.0 e alle nuove tecnologie, con un occhio alla tradizione, al vivere sostenibile e responsabilmente, per creare un turismo integrato.
Il turismo rurale e l’enoturismo
Prodotti genuini, vino e cibo in zone autentiche con ritmi tranquilli. Questa è fra le prime motivazioni di viaggio verso il nostro Paese e al primo posto come elemento di soddisfazione per i turisti stranieri. Il successo del turismo rurale si afferma con le degustazioni di prodotti tipici e visite in vigne e cantine associate, alla qualificazione e allo sviluppo dell’enoturismo. L’attrattiva del vino per i turisti stranieri diretti in Italia coinvolge soprattutto un target medio alto, informato e sensibile al paesaggio, alla gastronomia tipica e all’arte.
Per la valorizzazione dei territori italiani, tutti gli attori – pubblici e non – hanno un ruolo importante. Il miglioramento delle strutture ricettive e di accoglienza, la creazione di iniziative quali corsi di cucina e degustazione, e l’organizzazione di concerti, eventi culturali, workshop, seminari sulle tradizioni locali, momenti di promozione e comunicazione hanno permesso una crescita del fenomeno.
I “turisti del vino” in Italia
Il ritratto del turista del vino del 2011 dipinge un quadro/mosaico articolato, in cui la clientela straniera supera quella nazionale, sebbene gli italiani siano in grande incremento, con un’età compresa fra i 30 ed i 60 anni, attenti alle applicazioni mobile e nuove tecnologie, che si autogestiscono il planning della vacanza.
I turisti del vino sono esperti e amatoriali, dedicano numerosi fine settimana a escursioni mirate e scelgono ogni anno una regione in cui programmare un soggiorno maggiore, di approfondimento settimanale. La settimana delle Cantine Aperte, a fine maggio è ovviamente la più gettonata, sebbene talvolta sia utilizzata anche per visite in loco, quindi in cantine della propria regione, senza programmazione di viaggio e spostamento weekend.
La clientela italiana è più incline a gestirsi in proprio l’organizzazione del viaggio, ricorrendo a siti internet, guide cartacee specializzate, riviste di settore. Quella internazionale è sovente più esigente e “informata”, utilizza il supporto di tour operator dedicati e richiede programmi dettagliati, gradisce proposte in cui non siano presenti i soli noti, mostri sacri dell’enologia e della cucina nazionale, ma al contrario ama essere condotta nella scoperta di nuove realtà emergenti, da “raccontare e illustrare” agli amici al rientro a casa.
Le nazioni di maggior provenienza sono sicuramente Germania e Svizzera, con interessanti ritorni oggi dal Nord Europa, dal Nord America e il consolidamento di arrivi interessanti anche da Paesi del bacino mediterraneo, dell’Est europeo e dell’estremo Oriente.
Il turismo enogastronomico e gli eventi che caratterizzano i territori
Gli eventi enogastronomici consolidati e di respiro internazionale sono in Italia molti (Festival delle Sagre ad Asti, Giritonno a Carloforte, I Fritti d’Italia a Ascoli, il Campionato del Pesto a Genova, Cous Cous a San Vito Lo Capo, Cerealia a Roma, Stragusto a Trapani, I Primi d’Italia a Foligno, Eurochocolate a Perugia, Salone del Gusto a Torino, il Festival dei Borghi Più Belli d’Italia a Roseto e Valforte, Il Merano Wine Festival di Merano, Rosso Treviso, per citarne alcuni tra i più significativi) e muovono appassionati di tutto il mondo, che soggiornano nel territorio ad approfondire la conoscenza delle prelibatezze enogastronomiche locali, oltre ovviamente a “gustarsi” la sagra tipica. Numerosissime poi le sagre di paese, che, muovendo un bacino di utenza locale, non possono essere indicate come motori ed attrattori turistici.
Anche gli eventi non gastronomici, quali festival musicali, teatrali, cinema, sportivi, rievocazioni storiche e religiose, mostre e musei, concorsi e competizioni sportive dedicano importanti momenti all’enogastronomia, zoccolo duro, linea guida e raccordo irrinunciabile di ogni iniziativa.
Il ruolo dell’agente di Sviluppo Locale, AGENGSviluppo
Per finire mi è caro un accenno su AGENSviluppo, un’associazione nazionale che collega specialisti italiani nel marketing e nella promozione dei territori, così come di consorzio e di operatori privati. L’attività dell’associazione spazia a 360° su tutti i campi, da quello legislativo a quello ambientale, dal marketing alla promozione, dal rilievo statistico alla comunicazione. Sempre più importante sta divenendo il ruolo dell’agente di sviluppo territoriale nella definizione delle strategie di analisi e promozione dei territori, ed anche qui ambiente, sostenibilità, enogastronomia e artigianato stanno consolidando spazi sempre più ampi, diventando veri motori e alfieri del territorio.