Come comunicare “direct” in un mondo social
Si parla sempre più di multicanalità, di consumatore open-minded;cosa significa veramente comunicare “direct” in un mondo che sta diventando sempre più social?
Le nuove generazioni stanno utilizzando altri strumenti di comunicazione personale (principalmente mobile e social media), ma nel B2B e nel B2C soprattutto verso le fasce d’età superiori ai 35 anni hanno ancora molto valore i mezzi classici e soprattutto le DEM.
Le aziende integrano i media tradizionali, il mailing, la card, l’e-mail con i nuovi social, creando sinergia e interattività con il consumatore.
Mentre si costruisce la “brand reputation online”, è necessario scegliere/individuare il target a cui rivolgere il proprio messaggio, le tecniche per far aprire l’e-mail, l’utilizzo di un copywriting persuasivo per le comunicazioni cartacee e online.
Esistono delle regole dettate dal connubio tecnica/esperienza che possono essere di aiuto:
- mantenere pulite le liste (es. bloccando gli indirizzi non esistenti), eliminando gli indirizzi di persone che hanno fatto l’opt-out;
- verificare il contenuto dei propri messaggi prima dell’invio, per non essere bloccati dai filtri antivirus ed antispam;
- non utilizzare gli indirizzi “info@”, in quanto troppo generici e che non garantiscono una buona conversione;
- ricordare sempre dell’importanza dell’oggetto della DEM, in quanto serve a convincere il destinatario ad aprire e leggere.
E’ fondamentale inoltre tenere presente che il tasso di apertura è legato alla notorietà del mittente; se la mail viene inviata, ad esempio, da IKEA l’open rate sarà molto più elevato rispetto ad un mittente sconosciuto.
Non è necessario, comunque, che il mittente sia noto a livello nazionale, ma sicuramente un pizzico di la notorietà, anche locale, aiuta.
Lo stesso discorso è valido se l’oggetto è personalizzato o ritenuto interessante dall’utente.
E’ oramai una buona norma, inserire ogni possibile contatto quali indirizzi social (Twitter, Google+, etc.) o banalmente il link al proprio sito aziendale; sono piccole accortezze che fanno la differenza.
Gli stessi criteri restano validi per comunicazioni scritte o mobile: tanto più il mezzo è utilizzato per comunicazioni veloci, tanto più il messaggio diventa cruciale.
Bisogna ricordare, infatti, che gli utenti sono sempre più distratti da molteplici comunicazioni ed è fondamentale riuscire a distinguersi, offrendo soluzioni o proposte uniche e soprattutto “farsi trovare”.
Simonetta Pozzi