Cercare lavoro sul web!
Oltre al blasonato Linkedin sono diversi i social network a scopo
espressamente professionale. In Italia, il primato di Linkedin è ancora
inespugnato, ma esistono altre realtà come Viadeo, Xing, Visible.me
e Sopo. Questo tipo di social network, anche se frequentato da liberi
professionisti, è più legato all’incontro della domanda con l’offerta nel
mercato del lavoro.
In questo articolo prenderemo in considerazione, oltre a Linkedin, anche
Twago, servizio web di outsourcing che permette ai professionisti di
trovare progetti dettagliati con budget predefiniti.
Linkedin
I numeri di Linkedin sono importanti: nel mondo sono stati raggiunti
i 28.000.000, mentre in Italia sono circa 2.300.000 (concentrati tra
Milano e Roma, il 60% degli utenti ha tra i 25 e i 55 anni, fascia
lavorativa medio-alta).
Linkedin ha una grafica molto pulita e permette a tutti di creare un
profilo completo in poco tempo. E’ importante la scelta della foto,
professionale e non sopra le righe. Da sfruttare anche le due righe di
biografia per riuscire a dire di noi l’essenziale.
Non dimenticatevi delle segnalazioni da parte di colleghi, attuali e
passati. Queste ultime devono essere quanto più possibile spontanee
o comunque veritiere, perché le frasi artefatte a volte sono facilmente
individuabili.
Cosa inserire nel profilo? Tutto quello che racconta il nostro percorso in
maniera coerente, ritengo superfluo elencare esperienze o molto lontane
nel tempo o che non hanno nessuna attinenza con il nostro presente.
Ricordiamo che è possibile scrivere il nostro profilo in diverse lingue, se
la nostra professione lo richiede. Dobbiamo scegliere uno stile sintetico
ed efficace, soprattutto nel riassunto iniziale che fa un po’ da specchietto
delle allodole. Attenzione anche alla scelta delle competenze: da fare sulla
base delle parole-chiave già presenti in modo da aumentare le possibilità
di essere rintracciati. E’ necessario il costante aggiornamento.
Ricordate che i nostri profili su Linkedin finiscono molto spesso nelle
banche-dati delle agenzie di recruitment e di head hunters, aumentando
quindi le possibilità di trovare un lavoro di medio-alto livello (se quello è
il nostro scopo). Nel contempo, se siamo liberi professionisti, è il nostro
primo biglietto da visita con potenziali collaboratori/soci/investitori.
Essendo un social network, sono molto importanti anche i contatti che
abbiamo, sia già conosciuti (colleghi, compagni di scuola/università,
amici) sia nuovi, affini a noi per interessi. Linkedin è sempre pronto a
suggerire nuovi contatti e molto spesso si tratta di segnalazioni valide
da ascoltare. L’altro trucco è quello di andare a vedere chi ha visitato il
nostro profilo negli ultimi giorni: funzione utile, anche se nella versione
free è limitata a 4-5 profili.
Per scoprire quali sono i contatti che condividono i nostri interessi, oltre
che per fruire di un aggiornamento continuo e di una buona interazione,
si devono frequentare i gruppi. Ce ne sono di tutti i tipi e sicuramente
ne troverete uno adatto alle vostre esigenze e curiosità. Esistono anche
gruppi più generici espressamente dedicati alla ricerca del lavoro e alla
condivisione delle offerte. Anche in questo caso è Linkedin stesso ad
aiutarci nella ricerca del gruppo che collima con il nostro profilo.
Oltre alle persone, Linkedin ci dà la possibilità di seguire anche delle
aziende, in modo da restare sempre aggiornati sulle novità e anche sulle
nuove offerte di lavoro. Sono diverse le testimonianze in giro per la rete
di persone che, grazie all’ascolto quotidiano delle aziende, sono riuscite a
muoversi con anticipo in caso di posti vacanti o di nuove ricerche.
Twago
E’ un servizio web di outsourcing e una piattaforma che collega le aziende ai free lance. Di origini tedesche, nata nel 2009, ha ricevuto diversi riconoscimenti nel 2010 e attualmente è composta da circa 100.000 utenti. Sin da subito in tre versioni linguistiche: tedesca, inglese e italiana. Dal dicembre 2010 aperta anche al mercato spagnolo.
Come funziona? Prima di tutto bisogna costruire il proprio profilo
indicando in maniera precisa e chiara le proprie competenze. Solo in
questo modo riceverete notizia dei progetti più attinenti al vostro profilo.
Quando si riceve notizia di un’offerta, che prevede sempre il range di
budget, bisogna fare un’offerta economica (come se fosse un’asta).
Successivamente si viene contattati dal fornitore. Da poco, fra l’altro,
Twago ha introdotto un metodo di pagamento sicuro, TwagoSafePay,
sia per chi commissiona il lavoro sia per chi lo svolge. Per maggiori
informazioni, si veda un valido post di Francesco Russo. Oltre ad aderire a
progetti altrui, possiamo, sempre gratuitamente, aprire dei progetti nostri
e cercare quindi dei collaboratori per realizzare le nostre idee. Un punto di
forza è che si ha anche la possibilità di indicare le lingue in cui si è disposti
a lavorare per ampliare le proprie opportunità.
Giulia Devani – giulia.devani@gmail.com