Alessandria città della Paglia
“Alessandria era ottimamente fortificata: per i suoi tetti e per le sue robuste mura, costruiti con semplice paglia e fango, fu a lungo conosciuta nel Nord-Italia come Alessandria della Paglia.” Si legge su wikipedia.
E’ possibile pensare di costruire oggi una casa con la paglia? Risposta: si!
La Bio-Architettura insegna che la casa, cioè i quattro muri nei quali trascorriamo la maggior parte della nostra vita, dovrebbe essere costruita il più possibile con materiali naturali. I criteri fondamentali richiesti a tale scopo sono la traspirabilità e la genuinità dei materiali dalla loro produzione fino al loro smaltimento. Ne risulta un ambiente sano dove sentirsi a proprio agio e un solido e sicuro tetto sopra la testa dove ripararsi.
Dunque la paglia può considerarsi un materiale da costruzione attualmente riproponibile, imballata nei formati che la mietitrice abbandona nei campi, la paglia ha tutte le caratteristiche del legno, in materia di acustica e coibenza termica, è traspirante e sopratutto costa pochissimo proprio perché è considerata un rifiuto industriale, e si presta benissimo all’auto-costruzione, sistema usato per secoli prima che l’avvento della industrializzazione dei materiali da costruzione, delle scartoffie burocratiche, cambiarono le nostre abitudini costruttive.
Per costruire una casa di balle di paglia di circa 100 mq, occorrono 2.400€ di sola fornitura, per i tamponamenti, si intende, ed per le rifiniture? Intonaco comunissimo e tramezzature interne in legno o cartongesso per esempio. Il tetto si può realizzare in legno con manto di copertura in
comunissime tegole oppure in paglia, il risultato è una costruzione particolarmente leggera ed elastica e sopportano resistente alle sollecitazione dei teremoti.
Un sistema economico dunque ma anche a “chilometri zero”, perché e prodotto vicino casa, dunque senza costi di trasporto e relativo inquinamento ambientale neanche per lo smaltimento, perché è un prodotto naturale.
Arch. Maura Assandri – maura.assandri@email.it