Cortile di via Verona, 17 – Alessandria. Le opinioni dei cittadini durante la simulazione dello urban center.
Nell’ambito del progetto per un cortile condiviso in via Verona, 17 Alessandria, dal 14 al 24 maggio, la community multi – professionale di lab121 ha permesso alla cittadinanza di sperimentare una potente forma di democrazia partecipativa con la simulazione di uno Urban Center (luogo di condivisione e presa di decisioni di governo cittadino).
I progetti presentati per la rivalutazione del cortile sono stati co-creati dagli studenti del corso di interior design dello IED di Roma.
I cittadini hanno preso visione dei progetti esposti ed espresso la loro opinione, commentando ogni tavola con un post-it giallo per indicare i punti di forza e con post-it di altro colori per i punti di debolezza.
Condividiamo quanto espresso dalla dalla cittadinanza e ricordiamo che le suggestioni dei cittadini costituiranno la linea guida per la realizzazione dell’ intervento di riqualificazione del cortile.
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AGORA‘: del progetto è stato apprezzato l’arredo in legno, considerato più di ogni altro materiale adatto al contesto. Si è inoltre rivelato gradevole il disegno planimetrico, che prevede una scacchiera all’interno della quale si alternano erba e pietra.Tuttavia la scelta formale del chiosco e delle sedute è stata ritenuta troppo “rigida” e si teme che gli stessi possano essere facilmente soggetti a usura o vadalismi.
BEEHIVE GARDEN: particolarmente apprezzata l’idea di moduli diversamente componibili e rimovibili nella stagione invernale. Essi presentano un’estetica poco legata al contesto, tuttavia anche per questo possono essere inseriti in ambiti differenti. E’ stato evidenziato uno scarso approfondimento del progetto, rilevabile nell’estetica dei moduli, ritenuta “fredda” e poco personale, nonchè negli esempi delle possibili combinazioni.
CONSTRUCTIVIST MODULES: il progetto è stato ritenuto tra i più fattibili ed i commenti lasciati dimostrano apprezzamento per la scelta dei materiali di riciclo e per la semplicità del disegno. Ciò nonostante la ripetizione di un modulo così “rigido” porta a composizioni ritenute poco accoglienti e decontestualizzate.
GREEN HILL: è piaciuto molto l’inserimento del verde all’interno del cortile. Il disegno è armonioso e ben contestualizzato. E’ stata apprezzata la previsione di uno spazio riparato sfruttabileanche nei mesi freddi.
Tuttavia il progetto risulta particolarmente invasivo e il costo per la sua realizzazione elevato. Inoltre il mantenimento del prato considerata l’assidua manutenzione che necessita, nonchè le ampie zone d’ombra causate dagli edifici circostanti appare piuttosto difficoltosa.
PIPE LIVING: sono stati apprezzati la creatività nelle forme e nell’utilizzo dei colori, nonchè l’idea della Wave Door che valorizza uno degli accessi alla corte. I moduli sono funzionali e replicabili in altri contesti, tuttavia risultano poco contestualizzati e non valorizzano il sito nel quale sono inseriti. Essi creano spazi eccessivamente chiusi che non favoriscono la socializzazione.
RIFLETTI (TI): senza dubbio uno dei progetti più originali, soluzione innovativa che offre un’insolita rivisitazione dello spazio e valorizzazione dell’architettura circostante.Tuttavia la proposta appare poco funzionale e “fredda”, probabilmente più adatta ad un’installazione temporanea che ad una riqualificazione definitiva.
RIVER GARDEN: si tratta del progetto che ha suscitato più curiosità e interessamento da partedella cittadinanza. E’ piaciuta la previsione di inserimento del verde nella corte, reso fruibile tramite l’inserimento di un arredo funzionale e di facile realizzazione. Molto apprezzato il rimando al “fiume”, particolarmente azzeccato per la città di Alessandria. L’intervento risulta fattibile ed economico, consente il mantenimento dell’alberatura tuttora presente ed è aperto ad eventuali modifiche ed integrazioni. Le critiche hanno evidenziato la mancanza di uno spazio chiuso per la fruizione nei mesi più freddi e l’indifferenza nei confronti del selciato esistente.