Aspettando il corso di mnemotecniche. Intervista a Luca Proietti.
Oggi incontriamo Luca Proietti, Formatore e socio lab121, nonchè docente del corso di Mnemotecniche che inizierà il 16 Novembre 2013.
Qual è stato il motivo che ti ha spinto ad approfondire le Mnemotecniche?
La prima volta che sono venuto a conoscenza delle mnemotecniche frequentavo il liceo, la mia professoressa di filosofia le aveva nominate durante una lezione su Giordano Bruno. Da quel momento è nato in me l’interesse per la disciplina dell’ars memoriae (arte della memoria), ho iniziato a documentarmi sugli aspetti storico – fisiologici di questa e a indagarne le possibili applicazioni pratiche.
Le mnemotecniche coinvolgono due discipline che mi hanno affascinato da quando le ho incontrate la prima volta, quali la Psicologia, in particolare quella della prestazione, e la Neurofisiologia. Inoltre, essendo anche tecniche, esse rientrano tra quelle competenze operative che permettono di sfruttare e far rendere al meglio il potenziale della nostra mente.
Mi incuriosiscono gli studi che partendo dalla fisiologia del Sistema Nervoso, arrivano a sviluppare delle competenze operative, che consentano di ottimizzare le nostre risorse mentali e superare i nostri limiti.
Se a questo si aggiunge il fatto che una delle mie più grandi passioni è imparare: si tratti di nuove abilità o nozioni sconosciute, diventa facile comprendere la ragione del perché mi sia dedicato allo studio delle Mnemotecniche, e più in generale dell’imparare ad imparare.
Qual è la tua esperienza professionale in merito alle Mnemotecniche?
Nel 2010 ho iniziato a lavorare per un’azienda che faceva corsi di mnemotecniche così, oltre allo studio e all’applicazione di queste nella mia quotidianità, ho iniziato a occuparmi del loro insegnamento. Per un anno ho svolto incarichi di tutoring, dimostrazione e docenza. Ben presto accanto alla passione per l’insegnamento è nata in me l’esigenza di approfondire i miei studi e proseguire nell’ambito della ricerca, questo è stato uno dei motivi di separazione con l’azienda, la quale era interessata prettamente all’aspetto della docenza. E’ da tre anni ormai, che per conto mio, leggo sperimento e utilizzo ogni giorno strategie e tecniche di apprendimento, per plasmare un metodo sempre più efficace, che sia tanto efficiente quanto applicabile. Nel 2011 ho ideato il mio corso di mnemotecniche e strategie di apprendimento efficace, e ho iniziato a lavorare con privati.
Corso dopo corso, esame dopo esame, corsista dopo corsista continuo a confrontare e analizzare il mio sistema e le tecniche che insegno, per affinare e migliorare il metodo.
Attualmente anche in seguito all’apertura del mio canale su youtube svolgo attività di consulenza privata, per gli studenti liceali e universitari.
Scopri il video dello studente in crisi per il test d’ingresso.
http://www.youtube.com/watch?v=TbxbChPY04E
In poche parole descrivici cosa sono le mnemotecniche.
Le mnemotecniche sono delle tecniche che sfruttando le tre principali caratteristiche della memoria: componente emotiva, visiva e associativa; esse si prefiggono l’obiettivo di creare con meno sforzi e in meno tempo un ricordo più duraturo e preciso rispetto ai metodi comunemente impiegati.
Le mnemotecniche sono nate nel VI sec a.C. e da allora sono state utilizzate, rielaborate e adattate. Vi sono diversi sistemi di mnemotecniche; a queste nel mio corso affianco delle tecniche di apprendimento efficace, nate dalla psicologia del secolo scorso o elaborate da me personalmente.
A chi consiglieresti questo corso?
Ritengo che questo corso sia utile per chiunque voglia e debba imparare: studenti, professionisti ma anche per chi desidera migliorare la propria efficienza mentale.
Quali sono i vantaggi immediati delle mnemotecniche?
- Risparmio del tempo,
- diminuzione dello stress,
- diminuzione della noia e
- miglioramento dei risultati.
Il tempo necessario per apprendere informazioni e concetti viene ridotto eliminando la ripetizione, la riscrittura e altre strategie poco funzionali.
Studiare con un metodo poco efficace, che richiede grandi sforzi, molto tempo e rende poco in termini di risultato è di per sé fonte di stress. Questo va a innescare un circolo vizioso che inibisce la memoria, l’attenzione e la concentrazione, facoltà fondamentali per lo studio. Possedere un metodo che permette di apprendere con più agilità ci rende più sicuri, soprattutto quando si iniziano a ottenere i primi risultati.
Per uno studente, ad esempio, questo si traduce in un miglioramento del
rendimento e della qualità di vita “psichica”. Per un professionista nell’aver maggior tempo per dedicarsi a altri impegni e in una maggior efficienza mentale.
Grazie, ci vedremo il 16 novembre a lab121!
Intervista di Vito Torgani
Approfondimenti.
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